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Diego Baldoin: <\/strong>E’ difficile crederlo ma ho iniziato quasi per caso! Fin da piccolo ho sempre avuto una passione sfrenata per le voci, mi perdevo ad ascoltarle e ne rimanevo affascinato. Ancora oggi, guardando un film, mi succede di dover rivedere delle scene perch\u00e9, a furia di prestare orecchio alla voce, mi perdo delle battute fondamentali! Ho iniziato a studiare recitazione per gioco: volevo provare qualcosa di nuovo, affascinante, esplorare un mondo lontanissimo da me e non pensavo davvero di poter diventare un attore e un doppiatore. Ho avuto il privilegio di avere ottimi maestri, e un paio di incontri fortunati hanno fatto il resto.<\/p>\nCome hanno gi\u00e0 detto altri miei colleghi in passato, chi vuole intraprendere questa strada deve assolutamente capire che una certa predisposizione naturale non basta. Bisogna studiare, prepararsi, osservare i bravi professionisti , cercare di “rubarne” i segreti ed imparare a recitare. Il doppiaggio, anche in campo videoludico, richiede capacit\u00e0, la “bella voce” da sola non basta. Insomma, non si improvvisa nulla!<\/div>\n
In cosa consiste la sessione di doppiaggio di un videogioco? Come si svolge?<\/strong><\/p>\nDiego Baldoin: <\/strong>A differenza di quanto si creda, nel doppiaggio di videogiochi manca la parte video. Si doppia “a nero”, come si dice in gergo. L’unico riferimento, oltre alle indicazioni del direttore di doppiaggio, \u00e8 la traccia audio originale. Il vantaggio rispetto al doppiaggio tradizionale sta nella velocit\u00e0 (senza vedere il video si registra molto pi\u00f9 fretta), ma c’\u00e8 un grosso limite: si registra al “buio” e l’impossibilit\u00e0 di vedere la scena a volte rende poco aderente la recitazione dell’attore con quel che effettivamente succede nel gioco.<\/div>\nParliamo un po’ del mondo del doppiaggio videoludico: spesso assistiamo a produzioni dalla qualit\u00e0 altalenante, senza che si raggiungano mai livelli eccelsi. E questo nonostante in Italia esista una delle migliori, se non la migliore, industria del doppiaggio al mondo. Quali sono secondo te i problemi principali del doppiaggio videoludico in Italia?<\/strong><\/p>\nDiego Baldoin: <\/strong>Proprio quelli che spiegavo prima. E’ giusto criticare se non si \u00e8 soddisfatti del lavoro ed \u00e8 altrettanto giusto che i doppiatori accettino il giudizio. Per\u00f2 bisogna essere onesti e tenere sempre conto delle condizioni in cui gli attori si esprimono. Non \u00e8 facile impersonare perfettamente un personaggio se non si conosce la trama, la situazione o se, semplicemente, non si vede la scena. A volte pi\u00f9 che doppiare, si tratta di immaginare e vi assicuro che proprio questo dimostra quanto i doppiatori italiani siano bravi. Del resto, non bisogna dimenticare che sono gli stessi che prestano la propria voce ai grandi attori stranieri e che tutti, unanimamente, riconoscono come gli esponenti della miglior scuola, quella italiana appunto. Spero che descrivere le dinamiche del doppiaggio videludico porti ad una maggior comprensione e fiducia verso gli attori nostrani.<\/div>\nInfatti spesso possiamo assistere ad episodi di personaggi dei videogiochi le cui voci non trasmettono le reali emozioni o non si adattano particolarmente alla situazione, come se l’attore non conoscesse il contesto di ci\u00f2 che dice. Non vi informano sulla scena che dovete recitare fornendovi tutti i dettagli?<\/strong><\/p>\nDiego Baldoin: <\/strong>S\u00ec, i direttori sono consapevoli dei limiti di questo modo di lavorare e aiutano gli attori, per\u00f2 spesso nemmeno loro ne sanno molto. Il punto \u00e8 che puoi avere tutti i dettagli del caso, ma se non vedi la scena, \u00e8 sempre come sparare alla cieca. Conosci la direzione ma non hai il mirino perfettamente puntato. Spesso va bene ma a volte, purtroppo, si sbaglia clamorosamente.<\/div>\nSpesso i produttori statunitensi impiegano attori importanti per il doppiaggio originale dei loro titoli: in Italia \u00e8 invece rarissimo vedere voci note al lavoro su videogiochi. Pensi che dipenda solo da un problema economico, o ci sono altri motivi?<\/strong><\/p>\nDiego Baldoin: <\/strong>Non conosco nei dettagli la realt\u00e0 del doppiaggio statunitense, per\u00f2 credo che, come hai detto tu, la ragione sia principalmente di natura economica. In ogni caso \u00e8 sempre meglio affidarsi a doppiatori esperti, come succede da noi, piuttosto che ad attori di nome che si prestano al doppiaggio senza avere l’effettiva capacit\u00e0 n\u00e9 la minima idea di cosa questo sia.<\/div>\n<\/div>\n